Resto al sud 2.0
Strumento di agevolazione
Resto al Sud 2.0 (denominato anche “Investire al Sud”) è l’evoluzione del precedente “Resto al Sud”, previsto dal Dl Coesione (dl n.60/2024, convertito in legge n.95/2024), con l’obiettivo di sostenere la creazione di nuove imprese e attività autonome nel Mezzogiorno (e in specifiche aree del Centro colpite da eventi sismici).
Descrizione
Resto al Sud 2.0 promuove la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo nei territori del Mezzogiorno, in tutti i settori economici, ad eccezione del comparto agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. La dotazione finanziaria della misura è pari a 356,4 milioni di euro.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:
- opere edili riferite a interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (solo per lo strumento agevolativo “contributo per programmi di investimento” e nel limite del 50% delle spese ammesse);
- macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica, necessari per l’avvio o l’ampliamento dell’attività produttiva;
- programmi informatici, software, licenze e servizi IT, finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali;
- immobilizzazioni immateriali, come sviluppo di marchi, brevetti, piattaforme web o applicazioni digitali;
- consulenze tecnico-specialistiche, legate alla progettazione innovativa, allo sviluppo dell’idea imprenditoriale e alla realizzazione del business plan.
Sono escluse le spese relative a: acquisto di terreni e di immobili, consulenze per la predisposizione della domanda di agevolazione, consulenze legali, fiscali e tributarie, materie prime e semilavorati, personale, utenze, locazioni, consulenze non tecnico-specialistiche e leasing.
Destinatari
L’incentivo è rivolto ai giovani tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti, che sono in una condizione di inattività, inoccupazione o disoccupazione, nonché ai disoccupati del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) e ai lavoratori “working poor”, ovvero con reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al DPR n. 91/1986.
Tipologia di incentivo
Le agevolazioni previste sono concedibili sottoforma di:
- un voucher a fondo perduto fino a 40.000 euro, che può salire a 50.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, digitali, tecnologici o legati alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico;
- un contributo sugli investimenti fino al 75% della spesa per programmi fino a 120.000 euro, o fino al 70% per investimenti tra 120.000 e 200.000 euro;
- un servizio di tutoraggio fino a 5.000 euro, di cui 4.000 euro per il tutoraggio tecnico, a cura di Invitalia e 1.000 euro per il tutoraggio gestionale, erogato dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) o da un organismo accreditato competente.
Soggetto gestore
Invitalia.
Area geografica dell’intervento
L’iniziativa copre le regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
Scadenza
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere trasmesse digitalmente attraverso l’area personale di Invitalia, alla quale si accede mediante l’identità digitale (SPID, CNS, CIE), sul sito www.invitalia.it a partire dalle ore 12:00 del 15 ottobre 2025.
Link utili
https://www.invitalia.it/incentivi-e-strumenti/resto-al-sud-20
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Ultimo aggiornamento 23 Ottobre, 2025